Il porto di Southampton
Sbarcarono nel '45, nessuno parlava, nessuno sorrideva
C'erano troppi spazi vuoti nelle file.
Raccolti nel cenotafio, tutti assentirono con la mano sul cuore
A sguainare i coltelli sacrificali.
Ma adesso
Lei se ne sta in piedi, nel porto di Southampton
Con il suo fazzoletto, e il suo abito estivo a fasciare
Il suo corpo bagnato dalla pioggia,
In una quieta disperazione stringe i pugni
Bianchi sulle briglie scivolose,
E coraggiosamente da nuovamente l'addio ai ragazzi.
E ancora ecco la macchia nera diffondersi
Sulle scapole di lui,
Un muto promemoria dei campi di papaveri e delle lapidi.
E quando la lotta fu finita approfittammo di quello che avevano fatto
Ma nel profondo del nostro cuore
Sentimmo affondare il taglio decisivo
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